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Stadi più ecologici: a Pontedera i primi seggiolini al mondo in plastica riciclata. Su invito dell’Istituto di Management della Scuola Sant’Anna, l’iniziativa presentata a Bruxelles con il progetto Life Tackle, in apertura della European Green Week

Publication date: 17.05.2019
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Bruxelles ha ospitato da lunedì 13 a venerdì 17 maggio la European Green Week, appuntamento annuale per discutere e dare visibilità alle politiche ambientali, coinvolgendo decisori politici, accademici e tutte le parti interessate in Europa e nel mondo. Per il 2019 l’apertura è stata dedicata ai progetti di riconversione ecologica del mondo del calcio e, in questo contesto, l’azienda Revet, su invito dell’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna, che coordina il progetto Life Tackle sulla sostenibilità ambientale degli eventi calcistici, è stata chiamata a raccontare la sua esperienza. In breve sono disponibili pronti i primi seggiolini al mondo realizzati con le plastiche miste delle raccolte differenziate toscane, selezionate da Revet e riciclate da Revet Recycling. Sempre durante la European Green Week è stata data ampia visibilità al progetto Life Tackle, grazie agli interventi del coordinatore Marco Frey, docente all’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna.  

Il progetto Re-sit down and jump for goal! Punta dunque ad introdurre un elemento di forte valenza ambientale nel mondo del calcio. E’ quindi in un’ottica di economia circolare che i circa 3000 seggiolini dello stadio di Pontedera (squadra toscana che attualmente milita nel campionato di Lega pro) saranno sostituiti da seggiolini realizzati riciclando il plasmix (imballaggi in plastiche miste raccolti in modo differenziato dai cittadini toscani).

Partendo dal materiale vergine che viene attualmente utilizzato da Omsi, impresa bolognese leader nel settore delle forniture di sedute per impianti sportivi, Revet Recycling ha cercato di trovare un materiale compatibile con il proprio granulo riciclato in modo da formare una miscela che avesse le stesse caratteristiche del materiale di partenza. Una volta individuato il polimero vergine (già in commercio), da utilizzare in miscela con il 30 – 40 per cento di granulo poliolefinico da post consumo, è stato necessario trovare l’antifiamma appropriato per tale blend, che garantisse il rispetto delle norme europee V2 adottate dalla Fifa

Il produttore di seggiolini ha effettuato tutte le prove di stampaggio, verificando che i seggiolini in plastica riciclata superassero sia i test meccanici che quelli antifiamma. “Trattandosi di un progetto unico al momento – ha spiegato l’amministratore unico di Revet Recycling, Emanuele Rappa - stiamo lavorando alla riduzione dei costi per unità di prodotto, in modo da rendere il prodotto finale competitivo non soltanto in termini ambientali ma anche economici, con quello realizzato al 100 per 100 in materiale vergine, che sfrutta anche le economie di scala finora attuate in tutto il mondo”.

“Life Tackle mira a diffondere pratiche ambientali nel mondo calcio contesto in cui solo pochi primi pionieri stanno iniziando a puntare sulla sostenibilità ambientale all’interno delle loro strategie – ha aggiunto il responsabile scientifico del progetto Life Tackle Marco Frey – oltre a contesti locali come quello citato importanti e stadi nazionali e europei come Marassi di Genova, lo stadio del Real Betis di Siviglia in Spagna e lo stadio di Porto in Portogallo hanno già aderito al progetto coordinato dall’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna”.